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I numeri di un successo
L’oncologia pediatrica è uno dei settori nei quali la ricerca ha davvero fatto la differenza e in cui in pochi anni si è riusciti a guarire un buon numero di malati.
Farmaci mirati anche nei bambini
Dopo i successi nell’adulto, arriva la prima prova dell’efficacia della terapia mirata anche nei piccoli pazienti con leucemia linfoblastica acuta.
Immunoterapia contro il neuroblastoma
Una nuova strategia che potenzia le capacità di difesa dell’organismo contro il tumore promette di aumentare la sopravvivenza dei piccoli pazienti.
Cosa accade
a chi ce la fa
Aumenta la curabilità dei tumori pediatrici e con essa i dubbi sugli effetti a lungo termine delle terapie. Gli ex malati vanno seguiti nel tempo più di chi non si mai ammalato.
Il gene che predice l’efficacia della cura
Per la prima volta è possibile sapere in anticipo se un paziente risponderà alla cura oppure no, e quindi calibrare l’intervento di conseguenza.
Otto su 10 ce la fanno
Alla fine degli anni Ottanta le forme più comuni di leucemia infantile sono curate nell’80 per cento dei casi. Oggi la sopravvivenza a cinque anni supera il 90 per cento,
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Il programma di donazione continuativa di AIRC per far rientrare i ricercatori in Italia e sviluppare le cure più innovative contro il cancro.
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La chemio neoadiuvante risparmia gli arti
Uno studio clinico randomizzato convince i medici che è utile trattare i tumori ossei pediatrici con farmaci chemioterapici prima di affidare il paziente al chirurgo.
Il vaccino per
l’epatite B
Il virus dell’epatite B è la causa principale del tumore primario del fegato. L’introduzione del vaccino ha segnato una svolta.
Fumare nuoce non solo alla propria salute
Dalla prima dimostrazione di un legame tra fumo e cancro al divieto delle sigarette nei locali pubblici passano quasi quarant’anni, tra ricerca scientifica e battaglie in tribunale.
Mutazioni ereditarie nei tumori pediatrici
Il retinoblastoma e la sindrome di Li Fraumeni sono fra i primi tumori pediatrici la cui causa è individuata in geni mutati.
Arriva la chemio adiuvante per gli osteosarcomi
Bisogna attendere la metà degli anni Settanta perché i medici decidano di sottoporre a chemioterapia un bambino dopo l’intervento chirurgico: i due approcci uniti innalzano i tassi di sopravvivenza.
I primi gruppi di studio sui sarcomi
Quando un tumore è raro l’unico modo per studiarlo è unire più casi possibili. È quanto accaduto per i sarcomi pediatrici, oggi curabili in oltre il 70 per cento dei casi.
La leucemia diventa più curabile
In un periodo in cui la mortalità sfiora quasi il 100 per cento, i medici decidono di provare terapie più aggressive che aumentano la sopravvivenza dei piccoli pazienti.
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